Il Grano Saraceno (polygonum fagopyrum), detto anche grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Si tratta di uno pseudo-cereale, che ha fornito nutrienti essenziali, vitamine e fibre per circa 8000 anni; le sue prime tracce in Italia, risalgono al XV secolo. Il suo primo ruolo da protagonista come cultura coltivata, appare circa 4000 anni fa’ nella regione dei Balcani. La pianta del Grano Saraceno, può raggiungere il metro di altezza, i suoi semi, hanno una curiosa forma triangolare.
Il frutto è piccolo di forma triangolare, di colore scuro. Il termine Grano Saraceno, deriva presumibilmente dall’olandese “Bockweit” che significa grano di faggio. Per essere commestibile, il tegumento esterno deve essere rimosso.
E’ ampiamente coltivato in Russia, Polonia, Canada e Francia, quest’ultima famosa per le crepes di Saraceno.
A causa delle sue proprietà nutrizionali, e dei notevoli impieghi alimentari, il Grano Saraceno viene spesso classificato come un cereale, nonostante non appartenga alla famiglia delle Graminacee.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
A dispetto del nome, il Grano Saraceno è in realtà un non grano. Privo di glutine è conosciuto molto tra i celiaci ma rimane ancora poco noto ai più, pur essendo un alimento ad alto contenuto di importanti valori nutrizionali. Il Grano Saraceno contiene inositolo, un componente del sistema di messaggeri secondari per la trasduzione del segnale dell’insulina che si è riscontrato essere carente nel diabete di tipo II. Contiene inoltre isoflavoni, come la vitexina, la isovitexina, la isorientina e la quercetina.
Nel grano saraceno, sono presenti alcune vitamine del gruppo B, presente anche la vitamina E. Il calcio è superiore a quello del frumento e contiene anche potassio, fosforo, zolfo, selenio e magnesio. Quest’ultimo minerale, rilassa i vasi sanguigni, migliorando il flusso del sangue e la consegna dei nutrienti, combinazione perfetta per un sano sistema cardiovascolare; il potassio invece, aiuta a mantenere l’equilibrio idrico e acido nelle cellule del sangue e dei tessuti; infine lo zinco, aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Tra i vari componenti del non cereale, bisogna evidenziare la rutina, un composto fitochimico che tonifica le pareti dei vasi sanguigni. Rispetto ad altri cereali il Grano Saraceno è più ricco di proteine, contandone in media ben 13,5 g ogni 100 di prodotto. Si distingue infatti dai comuni cereali per l’elevato valore biologico delle sue proteine, che contengono gli otto amminoacidi essenziali in proporzione ottimale, mentre gli altri contengono poca lisina. Andando a “scomporre” queste proteine in aminoacidi, notiamo una significativa presenza di Glicina, considerata una dei precursori della creatina (alcuni studi, hanno trovato una correlazione positiva tra assunzione di glicina e aumento delle secrezioni di GH).
Alcuni studiosi hanno effettuato delle ricerche sulle proteine del Saraceno, notando come, legandosi al colesterolo, ne rallenterebbero l’assorbimento intestinale. Inoltre, possiede attività galattogoghe, si rende quindi utile alle mamme in fase di allattamento.
E’ ricco di fibre solubili che contribuiscono a rallentare l’assorbimento del glucosio; mangiare cibi ricchi di fibre, come il Grano Saraceno, può aiutare ad evitare i calcoli biliari, come dimostrato da uno studio pubblicato nell’ American Journal of Gastroenterology. Un alimento da inserire nella dieta di tutti, non solo per la sinergia dei suoi nutrienti, ma anche per il suo potere saziante e detossinante. E’ inoltre raccomandabile, secondo la medicina tradizionale cinese, raddoppiare le dosi nei momenti in cui fa’ freddo, essendo decantato come “Yang” (cibo che scalda).
Questo pseudocereale, grazie alla sua capacità di fornire energia e vigore, non deve assolutamente mancare nella dieta degli sportivi!
Si consuma in minestre e nelle zuppe, specialmente di verdure, non necessita di ammollo preventivo la cottura.
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